“Fake” Un travolgente Lorenzo Balducci all’OFF/OFF Theatre

Dal 21 al 31 dicembre 2022, all’OFF/OFF Theatre in Via Giulia, a Roma, va in scena uno degli artisti più sorprendenti e illuminanti del panorama artistico italiano. Stiamo parlando di Lorenzo Balducci, protagonista assoluto di Fake, scritto da Riccardo Pechini e da Mariano Lamberti. A quest ultimo si deve anche la regia, mentre le musiche sono a cura di Andrea Albanese.

Scarpe da tennis, jeans e t-shirt rossa, che recita “I’m about to make things awkward” – e che fa già presagire a cosa si sta andando incontro – Balducci cattura il suo pubblico sin dai primissimi attimi sul palcoscenico. Il suo è un dono. Innato, senza dubbio, ma anche raffinato nel corso degli anni. Tra piccolo e grande schermo, tavoli da servire e banconi su cui danzare, la gavetta è stata lunga, originale e formativa.

Ecco perché le sue performance possiedono sempre una verità tangibile, travolgente. Affidandosi a chi (lo) conosce bene – Lamberti e Pechini sono infatti gli autori dell’ingiustamente bistrattato Good As You – l’attore romano si presenta senza maschere e, letteralmente, senza filtri. In ogni battuta si cela un pensiero su cui riflettere, le risate si susseguono ma talvolta lasciano una sensazione di disagio. Forte di una simile performance, Fake diventa qualcosa da vivere e assorbire, tentando di conservarne il più possibile.

A livello superficiale, non si fa alcuna fatica a seguire quel tornado di energia e carisma che è Balducci. Lo aiutano gli inserti musicali e le proiezioni, dai quali prende spunto per spostarsi da un argomento all’altro, con una fluidità e una naturalezza disarmanti. E c’è spazio davvero per tutto, andando a solleticare anima e corpo a 360 gradi. Animalismo, suicidio, show business, seconde opportunità.

La realtà viene scandagliata in maniera semplice, almeno all’apparenza, ma molto acuta e intelligente. Dopo l’apertura con Parmenide, Budda e Oscar Wilde, l’attenzione si rivolge al mondo dei Social, ormai parte integrante delle nostre quotidianità, ma non sempre in senso positivo. Mentre la luce dei riflettori segue e illumina l’artista in scena, quest ultimo si fa portavoce di messaggi importanti e si mette a nudo. È evidente quanto sia a suo agio su qul palco, nei suoi stessi panni, finalmente libero di esprimersi come e quanto vuole.

  • a cura di Sabrina Colangeli

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